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Venerdì 18 Aprile 2014
Diminuiscono le rimesse degli immigrati: 1,3 miliardi in meno nel 2013

Secondo i ricercatori della Fondazione Leone Moressa “nel 2013 la crisi continua a incidere sulle rimesse verso l’estero degli immigrati in Italia. Rispetto all’anno precedente, le rimesse si sono ridotte di 1,3 miliardi di €. In particolare, calano bruscamente le rimesse inviate in Cina (-60%). Un segnale forte, che dimostra l’impatto della crisi sugli immigrati, specie nelle grandi città.”. In termini macro economici, le rimesse dei migranti costituiscono un importante fattore di sviluppo e di cooperazione internazionale, in quanto possono contribuire alla crescita delle economie più arretrate e hanno un impatto molto più immediato di altre iniziative, considerato il fatto che arrivano direttamente nelle mani delle famiglie che vivono in uno stato di bisogno. Aumentando infatti il potere di acquisto di queste famiglie e lasciando a loro decidere le modalità di impiego di queste somme si ottiene una forma di intervento sicuramente più efficace dei tradizionali aiuti umanitari. Inoltre, su larga scala, l’afflusso delle rimesse rafforza la bilancia nazionale dei pagamenti e riduce la percentuale di debito da esportare. Secondo alcune stime della banca mondiale le rimesse ammontano al più del doppio del totale degli aiuti pubblici allo sviluppo e sono seconde solo agli Investimenti Diretti all’Estero. Nel 2013 si è registrato il valore più basso degli ultimi sei anni, sia per quanto riguarda l’ammontare complessivo che l’incidenza percentuale sul Pil. Il volume delle rimesse nel 2013 ammonta a 5,5 miliardi di €. Rispetto al 2012 le rimesse hanno subito una contrazione del 19,5%, pari a 1,3 miliardi di € in meno. Anche l’incidenza percentuale sul Pil è diminuita dallo 0,44% allo 0,35%. Rapportando il volume delle rimesse con la popolazione straniera residente, si osserva che mediamente nel 2013 ciascun cittadino straniero ha inviato in patria 1.254 €, in netto calo (-25,1%) rispetto all’anno precedente. Rispetto al 2007, anno di inizio della crisi, la somma inviata in patria da ciascun cittadino straniero si è ridotta mediamente di 800 euro. Il Lazio è la Regione che nel 2013 ha subito il più forte calo nel volume delle rimesse (-47,7%), registrando un ammontare di 1,06 miliardi di €. Al primo posto si colloca dunque la Lombardia con 1,18 miliardi di €, seppure registri anch’essa un calo del 18,8% rispetto al 2012. Fanno registrare cali significativi anche Sicilia (-21%) e Campania (-18,1%). Roma rimane la provincia con il maggior volume di rimesse (965 milioni di €), seguita da Milano (675 milioni di €) e Napoli (221 milioni di €). Osservando i valori pro-capite, le prime province sono Prato (5.500 € per ogni straniero residente) e Catania (4.300 euro pro-capite). Rispetto al 2012, quando da sola percepiva il 39% delle rimesse, la Cina ha perso oltre 1,5 miliardi di € (-59%). Rimane comunque il primo paese di destinazione (con il 20% del totale), seguita da Romania (15,7%) e Bangladesh (6,3%). Se la Cina diminuisce, aumentano sensibilmente altri Paesi dell’Asia meridionale come Sri Lanka (+62%), Bangladesh (+51,7%) e India (+22,6%).

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